Il nome Tenuta San Guido deriva da San Guido della Gherardesca, che visse nel XIII secolo. Sito sulla costa Etrusca tra Grosseto e Livorno, ha un'estensione territoriale di 13 chilometri dalla costa alle colline e cela nel suo interno tre prodotti eccellenti: la Razza Dormello Olgiata nei cavalli di razza, il Sassicaia ed il Rifugio Padule di Bolgheri, paesaggio faunistico di rilevante importanza.
Questi tre rappresentano i punti cardinali di questa meravigliosa Tenuta e ne delimitano geograficamente l'area: i vigneti si estendono per circa 400 metri sulle colline, al centro si trova il centro allenamento e il Padule si trova vicino al mare.
Il territorio è in una posizione strategica ed i suoi 2.500 ettari hanno consentito di trovarne 75 ideali per la Sassicaia, sono talmente eccellenti da aver ottenuto una D.O.C personale: D.O.C. Bolgheri Sassicaia, la sola italiana ad essere all'interno di un'unica proprietà.
Mario Incisa della Rocchetta, negli anni venti studiava a Pisa e desiderava creare un vino unico, il Bordeaux.
Si trasferì con sua moglie nella Tenuta San Guido e provò alcune vigne francesi, concludendo che il Cabernet era proprio ciò che cercava da tempo. E' stato l'unico a pensare di realizzare un vino bordolese in Toscana, poiché questa zona non è molto conosciuta dal punto di vista vinicolo. La scelta di piantare questo vigneto nella Tenuta San Guido dipese molto dalla somiglianza che Mario Incisa notò tra questa parte della Toscana e Graves, che si trova a Bordeaux. Graves significa ghiaia e prende il nome dal terreno ricco di sassi che distingue il paesaggio, esattamente come Sassicaia, zona dalle stesse caratteristiche.
Dal 1948 al 1967, il Sassicaia venne bevuto esclusivamente nella Tenuta ed era dunque di dominio privato. Di anno in anno pochissime casse di vino venivano riposte in cantina per invecchiare ma, col passare del tempo, il marchese di accorse che, invecchiando, il vino tendeva a migliorare, trasformando i propri difetti in veri e propri punti di forza. I familiari e gli amici di Mario lo convinsero a continuare con i suoi esperimenti e a migliorare sempre di più il suo stile di produzione del vino, molto richiesto in quella zona della Toscana.
Nel 1968 venne messa in commercio la prima annata, con un'accoglienza davvero eccellente e, successivamente, la cantina della Tenuta venne pian piano trasformata in un vero e proprio locale a temperatura controllata, vennero sostituiti i tini in legno con quelli in acciaio per la fermentazione del vino e vennero importate dalla Francia le barriques.