Alcuni tratti particolari dell’arte Aborigena in Australia

Uno dei fattori più noti, e se vogliamo più interessanti, dell’arte Aborigena è quello di cambiare in maniera considerevole a seconda della regione dalla quale proviene; una situazione che non ha nulla di misterioso, se consideriamo la vastità del territorio Australiano e le centinaia di diversi gruppi linguistici e culturali che lo abitano e che producono tali forme d’arte, ma allo stesso tempo uno degli attributi fondanti di questa forma d’arte. L’autorità dell’artista aborigeno, infatti, e se vogliamo anche il senso stesso della sua opera e la sua autenticità, sono legate a filo doppio al suo territorio natale, e ad esso soltanto. Da questo deriva il ruolo dell’artista di raccontare, di comunicare, l’eredità di cui fa parte in prima persona, e quindi la tensione e l’equilibrio fra il narrare un argomento condiviso con un’intera comunità di artisti e la personale libertà nella presentazione dell’argomento stesso.

Da tale interazione deriva, inevitabilmente, una particolarissima modalità di evoluzione nelle idee pittoriche, che non è più soltanto personale ma inevitabilmente si lega e coinvolge un gruppo di individui, che ne partecipano anche se indirettamente; e questo perchè come l’artista riceve dal suo gruppo immediato il sostegno per raccontare storie, e un’intera cultura, condivise, così ha nei confronti di quello stesso gruppo una innegabile responsabilità a tenere conto delle istanze comuni. Si tratta, alla fine, di una sorta di patto sociale che ci dice molto sulla struttura stessa, e sul funzionamento, dei gruppi sociali indigeni che vivono in stretta dipendenza dal proprio territorio.

Il riflesso del mondo metafisico che in questo modo viene mostrato dall’artista aborigeno è quello che, probabilmente, più colpisce il pubblico moderno che si trova a visionare un’opera di questo tipo: è caratteristico infatti dei dipinti aborigeni quello di possedere diversi livelli di significato, stratificati in maniera da rendere evidenti alcuni aspetti delle storie e nasconderne altri, in un continuo disvelarsi di significati sempre più profondi e parti sempre più segrete di una storia complessa, alcuni dei quali sono così significativi da essere riservati soltanto a ristretti gruppi di anziani.

La generazione di artisti che ha dato inizio al movimento moderno di Desert Art è ormai estinta, ma il suo contributo unico, negli anni ’70, è quello che ha dato a un’intera nuova generazione di pittori la fiducia e la sicurezza di parlare della propria cultura, e presentarne la visione del mondo peculiare e unica, in forma di arte visiva. È per questo che questi dipinti parlano ad un mondo intero, con tradizioni e visioni diversissime da quelle del ristretto mondo comunitario e familiare in cui sono nati; per via della cultura sconfinata che si cela – e parzialmente si scopre – in ogni dipinto.