Splintaggio denti: tutto ciò che c’è da sapere su efficacia, costi e durata

Con lo splintaggio denti si esegue un trattamento di contenzione che consiste nell’unire meccanicamente i denti. Serve a risolvere problemi di mobilità dentale, a stabilizzare denti che si muovono (anche dopo una cura ortodontica) quando altri trattamenti (tra cui la mascherina) non possono porvi rimedio. Questo trattamento si attua nell’ambito dell’ortodonzia, implantologia protesica e parodontologia.

Riguardo all’efficacia dello splintaggio per il trattamento della parodontite esistono pareri contrastanti. Per alcuni specialisti, non è una terapia risolutiva della piorrea, che richiede trattamenti più complessi. Pur aumentando la stabilità dei denti, c’è il rischio che lo splintaggio aggravi la situazione favorendo l’accumulo di placca batterica e tartaro difficilmente removibile. Alcune ricerche scientifiche hanno, però, dimostrato l’importanza dello splintaggio come parte della cura della parodontite in quanto migliora la prognosi dei denti. La migliore soluzione è valutare caso per caso la convenienza o meno di ricorrere a questa tecnica.

 

Splintaggio denti: a cosa serve, quando bisogna applicarlo

Lo specialista consiglia lo splintaggio dentale per mantenere la stabilità dei denti in caso di:

  • Malattia parodontale, dopo aver curato le gengive con il trattamento della piorrea;
  • Traumi, malocclusione, vizi masticatori;
  • Contenzione post-ortodontica, ovvero dopo un trattamento ortodontico per stabilizzare i denti, evitare recidive e riposizionamento errato dei denti.

 

Come si esegue lo splintaggio dentale

Lo splintaggio effettuato a regola d’arte viene installato in breve tempo e non implica difficoltà di masticazione o fonazione: è indolore, invisibile. Utilizzando una goccia di resina viene fissato un filo ortodontico metallico sulle pareti interne dei denti da trattare. Si posiziona sulla superficie interna per non alterare l’impatto estetico.

I denti che tendono a muoversi maggiormente sono i canini: ecco perché lo splintaggio viene fissato proprio da canino a canino.

Dopo l’applicazione e per tutta la durata del trattamento, lo splintaggio deve essere pulito ed igienizzato a fondo con spazzolino e collutorio per impedire la formazione di placca batterica e non rischiare gengiviti.

 

Splintaggio dentale: tecniche

Esistono diverse tecniche di splintaggio, ciascuna con i suoi pro e contro.

Tra le più utilizzate, troviamo la tecnica con utilizzo di strutture tipo Maryland Bridge: crea splintaggi rigidi, si utilizza metallo o un mix di metallo e ceramica. Garantisce una durata eccellente ma presenta svantaggi come l’alterazione del colore dei denti, lo stacco che si viene a creare tra la forma del dente ed un rialzo nell’area prossima al colletto, il conseguente deposito di placca che può provocare problemi di igiene e salute della bocca in quanto risulta difficile pulire i denti.

Un’alternativa consiste nell’uso di filo metallico intrecciato da collegare agli elementi dentari con un composto per realizzare uno splintaggio meno rigido. Questa tecnica presenta vantaggi (buona igiene orale e durabilità) e svantaggi (disagio estetico e fisico del paziente, specie se lo splintaggio interessa le arcate frontali da canino a canino, problemi di fonetica e masticazione).

Una terza tecnica si basa su un sistema di microreti metalliche che vengono cementate al dente e rivestite di composito per ridurre il fastidio per il paziente. A livello estetico si può optare per splintaggi mimetici incollabili di vario tipo, fibra di vetro, resine, silicio, polietilene che assicurano solidità e durabilità. Il professionista sceglierà la tecnica di splintaggio dentale più adeguata al caso da trattare, di volta in volta.

 

Quanto dura lo splintaggio

Per ottenere un risultato di stabilità ottimale dei denti, lo splintaggio applicato deve essere mantenuto per un determinato periodo in base al tipo di problematica da risolvere, età del paziente, tipo di trattamento, risultati riscontrati nel tempo.

In media, sono necessari 1-2 anni per raggiungere i risultati sperati. Una volta raggiunto l’obiettivo, lo splintaggio potrà essere sostituito con una mascherina removibile. In certi casi (piorrea, instabilità occlusale), lo specialista consiglia al paziente di mantenere lo splintaggio ai denti per tutta la vita perché la possibilità di recidiva della mobilità dentale è molto alta.

 

Splintaggio dentale: costi

I prezzi dello splintaggio dentale sono variabili: dipendono da fattori come il professionista a cui ci si rivolge, il tipo di tecnica e materiale utilizzato. Solitamente, si parte da un minimo di 200 euro per lo ‘splintaggio a filo’ per arrivare ad un massimo di 1.000-2.000 euro per uno splintaggio con leghe metalliche, materiali ceramici, resine. Ovviamente, optare per un trattamento più costoso garantisce risultati e durata ottimali.