State scegliendo un’azienda di pulizie profssionali, Roma, Napoli, tutte le grandi città vi offrono sicuramente, se non altro, l’imbarazzo della scelta. Ma come potete uscire, appunto, da quest’imbarazzo? Se non avete indicazioni da qualcuno che ha già testato i loro servizi, se tutte le loro proposte vi sembrano, da profani, ragionevoli e professionali, come potete decidere al meglio fra tante offerte? Qualche criterio di valutazione vi può venire in aiuto.
Un primo criterio da comparare è la dimensione: quella della vostra azienda e quella di chi vi offre il servizio. Una piccola azienda con tre persone impiegate nella pulizia, che segue anche altri clienti, non potrà utilmente pulire il vostro palazzo di dodici piani e i vostri sette capannoni; d’altro canto, forse non vi occorre un’azienda che manda su ogni lavoro squadre di almeno sette persone se avete soltanto un piccolo studio in centro.
Successivamente, valutate la gamma dei servizi offerti. Di cosa avete bisogno? Può essere che vengano proposte prestazioni che non vi occorrono, e che di contro venga data poca importanza a quelle che per voi sono vitali. Con la scelta enorme a disposizione, ha senso cercare chi si avvicina al massimo al nostro profilo ideale.
È importante ad esempio verificare che chi vi fa una proposta dimostri serietà e competenza prevedendo un preciso piano di implementazione dei vari servizi di pulizia, con cadenze programmate; che dimostri di conoscere le specificità necessarie (pulire un capannone e dare la cera al parquet di uno studio non sono la stessa cosa); che offra la massima modularità del servizio e si adatti ai tempi e orari necessari.
Come ultimo elemento, naturalmente, vi rimane da valutare il costo del servizio. Quanto sia rigido questo limite lo sapete solamente voi; in ogni caso, vi conviene utilizzarlo sia come termine di paragone, a parità naturalmente degli altri criteri, fra aziende concorrenti, sia come metro del bisogno effettivo che avete: un’utile tutela contro il lasciarsi prendere dall’entusiasmo. Non cercate, tuttavia, il risparmio a tutti i costi: raramente è una buona politica. Rischiate di incappare in gente poco professionale, che lavora male e con strumenti inadeguati e antiquati: è meglio pagare un po’, che sprecare poco.